Torna dalle vacanze e trova ospiti indesiderati

rimedi brufoli

La fine dell’estate non è mai stato un momento simpatico, anzi diciamola tutta è davvero una tragedia cosmica. Il solo pensiero di dover impostare la sveglia sul telefono fa rabbrividire…il cellulare è fatto per i selfie, per Whatsapp, per i social non per riconnetterti al mondo in senso stretto, non credete?

Sono tornato a Milano con qualche giorno di anticipo volevo fare le cose per bene, darmi il tempo di tornare nel ritmo autunnale senza doverlo inseguire, evitare quei tragitti in metropolitana dove solo un briciolo di dignità evitava di scoppiare a piangere pensando all’estate.

Per questa genialata del rientro slow imposto la sveglia alle 9:30 così da abituare il corpo fermo al fuso orario di Los Angeles, e mi metto a dormire. La sveglia ha suonato, io non l’ho sentita, la ciabatta di mia sorella è stata più incisiva. Ringraziandola per la dolcezza sono andato in bagno e lì…In un solo istante, le ciglia saldamente incollate e gli occhi impastati si sono spalancati e…miei cari, il trauma si è consumato!

Brufoli, brufoli, brufoli e ancora BRUFOLI!!! Ma come? Con l’aiuto di Elicina Eco, usata con religiosa costanza e seguendo tutte le indicazioni alla lettera, erano scomparsi, desaparecidos, avevamo approfittato dell’estate e delle vacanze per fare un viaggio di sola andata ovunque volessero ma NON SULLA MIA FACCIA e…di nuovo qui? Tutti insieme manco fossero sulla nave di Shackleton e temessero di perdersi? Eh no cavolo! Allora ditelo!

Lo choc è stato tale che un urlo stile Munch si è propagato per tutta casa. Mia sorella, quella simpatica che gira con una faretra di ciabatte, è venuta in mio soccorso. Lei credeva di essere un sostegno spiegandomi tutte le ragioni fisiologiche per cui fosse normale che la mia faccia fosse tempestata da “invasori” ma diciamolo pure, non l’ho ascoltata, in quel momento pensavo solo a come potermi difendere dallo sbarco in Normandia, ma lei studia medicina e non psicologia quindi ci sta!
L’ho gentilmente slisciata (neologismo per indicare l’abile arte di glissare qualcuno con destrezza) e sono andato alla ricerca dell’unica vera alleata che ho: ELICINA ECO

Quasi mi prende una sincope nel constatare che il flacone è leggero, troppo leggero…praticamente vuoto! Ma come? Io non l’ho usata, durante le vacanze, la mia faccia era a posto, lei aveva fatto un ottimo lavoro, volevo si riposasse io avrei trovato il sole, il mare, l’abbronzatura non era necessario portarla e lei…lei sparisce?

“In casa c’è un/a ruba Elicina Eco!”

Una doccia rapida, giù di corsa per le scale verso la mia farmacia di fiducia dove tempo fa mi fu caldamente consigliata questa crema strana, fatta di bava di lumaca, dalla farmacista curiosa di vedere la mia faccia senza quelle repliche di Monte Bianco in dotazione! Lei fu molto più professionale e delicata nel proporla e per questo ogni tanto andavo a salutarla per mostrarle che le Alpi stavano lasciando il posto a languide colline 😊 Ormai siamo in confidenza, è la mia “pusher” di Elicina Eco.

Beh non è di certo stato il rientro che volevo ma per fortuna c’è sempre una soluzione e in caso di inestetismi della pelle, Elicina Eco l’unico segno che lascia è nel cuore!

A presto il vostro Carlo.

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NOTA: Cari lettori questo articolo dà il via alla nuova rubrica #fanblogger di #ElicinaEco. Abbiamo chiesto ad alcuni di voi di scrivere Delle loro esperienze quotidiane con Elicina Eco, di raccontarsi e di descrivere situazioni di vita quotidiana che spesso sono comuni a molti di voi. Ognuno lo fará con il suo stile, la sua esperienza ed il suo personale modo di scrivere! Il FanBlog è un progetto nuovo ed aperto, se siete interessati a partecipare potete proporre tematiche di vostro interesse o candidarvi come blogger scrivendoci a info@elicina.it
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