L’uso di smartphone, tablet, tv e personal computer può portare a problemi alla pelle, ovvero alla computer-face. Ecco di cosa si tratta e come rimediare ai danni provocati dalle radiazioni emesse dagli schermi illuminati.
Mentre scrivo, proprio ora, questo post per Elicina, mi sto facendo una domanda: ma quanto tempo passo al giorno con il viso incollato allo schermo del pc? Io tanto, forse troppo.
Il tempo di scrivere l’articolo, con le varie correzioni; quello per fare ricerche su internet per l’articolo stesso; lo studio degli “strumenti” del mestiere; la ricerca su certi ingredienti; gli aggiornamenti sulle nuove tendenze beauty; l’organizzarsi il lavoro… tutto e sempre con il viso incollato al computer! Davvero tanto tempo. E so di essere in buona compagnia 😉
Moltissimi sono infatti i lavori che prevedono l’uso del pc e la necessità di stare molte ore con il viso davanti allo schermo.
Il tempo che trascorriamo davanti a schermi illuminati è aumentato negli ultimi anni: noi italiani in media passiamo cinque ore e mezza al giorno con TV, computer, cellulari e tablet (dati 2014, fonte). Per molti si arriva tranquillamente alle dieci ore al giorno se – oltre all’attività lavorativa davanti al computer – si include anche il tempo trascorso davanti a tv, smartphone, tablet, videogiochi, ecc…
Difficile uscirne, per la verità: se per lavorare uso il computer, se per prenotare un viaggio uso il tablet, se per comunicare uso il telefono, c’è poco da fare.
È un problema dei nostri tempi e non è da trascurare. Tutti questi strumenti informatici emettono una luce propria, che è simile a quella presente nei raggi solari.
Allora, mi direte, fa bene! Assolutamente no: capisco che la voglia d’estate, sole e mare è tanta (e anch’io ne ho un grandissimo bisogno!), ma non è così.
I raggi del sole hanno una lunghezza d’onda elevata proprio perché la stella da cui provengono è lontana e, quindi, giungono a noi smorzati. Ciononostante, sappiamo che senza adeguata protezione possono far male!
La luce che viene emessa dai vari dispositivi ha una lunghezza d’onda più corta e quindi più alta frequenza ed energia (che serve anche a rendere gli schermi ben visibili anche al sole): ne consegue che possono fare più male.
Questo tipo di inquinamento, oltre a non fare bene soprattutto alla vista, può portare a disturbi del sonno, a irritabilità e a un aumento dello stress.
Quali sono gli effetti delle radiazioni emesse dagli schermi illuminati sulla pelle?
Innanzitutto, le onde possono determinare il riscaldamento dell’epidermide e questo può provocare disidratazione. Possono inoltre generare radicali liberi che, a loro volta, danneggiano fibre collagene ed elastina.
Da ciò possono derivare molti problemi alla pelle, riassunti col nome di computer-face, ovvero:
• Pelle arida
• Colorito innaturale, spento
• Accelerazione dell’invecchiamento cutaneo e cedimenti dei tessuti
• Formazione di rughe precoci
• Macchie
Lo so, la computer-face è un disastro!
Con i cellulari, poi, le zone più a rischio sono quelle che hanno l’epidermide più delicata: contorno occhi e contorno labbra, più esposti a rughe e macchie.
Che fare allora, non si deve più lavorare? Non dobbiamo più usare questi apparecchi che sono ormai parte integrante della nostra vita? Beh, certamente, non possiamo rinunciarvi.
Possono tornare utili, però, alcuni accorgimenti che contrastano gli effetti di queste onde:
• Fare delle pause di tanto in tanto, importanti per migliorare la concentrazione, rilassare le tensioni muscolari e soprattutto far riposare gli occhi e la pelle dalle radiazioni.
Bastano 5 minuti di pausa ogni 25 minuti di lavoro (potremmo ad esempio sfruttare questa pausa per spruzzare un po’ di acqua termale sul viso, rimineralizzante).
• Utilizzare, con il cellulare, l’auricolare. Se non lo possedete, sarebbe bene almeno alternare l’orecchio, in modo da non sottoporre lo stesso lato del volto a eccessivo stress.
• Fare esercizio fisico regolarmente, perché l’ossigenazione che ne deriva libera la pelle dalle tossine e la fa respirare.
• Mangiare molta frutta e verdura, e in generale cibi ricchi di antiossidanti.
• Bere acqua: buona norma è avere sempre una bottiglia d’acqua in borsa o una tisana sulla scrivania.
• Non fumare, per non aggiungere inquinanti a inquinanti.
Tutto qui? Certo che no. È importante tener presente che una pelle trascurata o maltrattata è più facilmente aggredibile.
E allora, prendiamocene cura! Con un prodotto che possa proteggerla fino in fondo e riparare i danni subiti. Elicina Eco è davvero l’ideale: i mucopolisaccaridi contenuti nella bava di lumaca trattengono bene l’acqua, che le onde elettromagnetiche potrebbero sottrarre all’epidermide. Un bel supporto di collagene ed elastina, che la nutrono e la proteggono, e l’acido glicolico che stimola la formazione di collagene endogeno da parte dei fibroblasti e “risveglia” la pelle opaca. Nella bava di lumaca sono presenti inoltre sostanze protettive e rivitalizzanti, come proteine, vitamine e peptidi, affiancati dall’allantoina con la sua pregevolissima azione contro i radicali liberi. Il tutto, in una formula con ingredienti green e dermocompatibili.
Usiamo, quindi, i nostri computer, tablet, smartphone e tutta l’allegra compagnia, ma proteggiamoci. Perché se loro ci sono amici e ci aiutano quasi in tutto, della salute del nostro corpo e della nostra pelle i responsabili siamo noi.
Un abbraccio a tutti voi che mi leggete. Fatemi sapere quanto tempo trascorrete in compagnia dei vostri device preferiti, e soprattutto se pensate di aver subito danni alla pelle.
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E, dopo, staccatevi subito dallo schermo, e andate a fare una passeggiata :-*
Diana Malcangi, chimico cosmetologa