18 modi per vivere ECO

consumatore ecologico

Si nutre di cibo sano. Sta attento agli sprechi. Sceglie prodotti a chilometro zero. Pensa all’ambiente nei piccoli gesti quotidiani. Strizza l’occhio ai vegetariani. Ecco l’identikit dell’eco-consumatore, ovvero di chi adotta uno stile di vita che protegge la salute, l’ambiente e le generazioni future.

Avete sentito anche voi la notizia, di alcuni giorni fa, dell’OMS che si è pronunciata sull’eccessivo consumo delle carni rosse e, soprattutto, delle carni rosse lavorate (salsicce, wurstel, carne in scatola, ecc.), affermando che l’abuso di questi cibi potrebbe addirittura aumentare il rischio di cancro? Difficile sfuggire a notizie come questa, con tutto il clamore che si è fatto sui social e in tv…

Un’esagerazione a mio parere, una notizia di quelle che, se venisse presa alla lettera, creerebbe danni sociali, psicologici ed economici non da poco.
Non voglio avviare una disquisizione nutrizionale (non ne ho i titoli), mi limito solo a dire che forse occorrerebbe avere un po’ di buon senso: è vero che l’abuso delle carni rosse non ci fa bene (come di tutti gli alimenti, del resto. Provate a immaginare se mangiassimo solo insalata, o solo pesce, o solo carote…). Ma è anche vero che mangiare carne rossa, moderatamente e una volta ogni tanto, non può farci male.

Personalmente mangio pochissima carne, tipo una volta alla settimana, alternando però carne bianca e carne rossa (quindi la carne rossa, alla fine, la mangio una volta ogni due settimane…). Evito di cuocerla alla brace, giusto per evitare di assumere i composti chimici potenzialmente nocivi, ma… alla grigliata con gli amici, due o tre volte all’anno, non rinuncio! Dal mio carrello della spesa sono banditi salumi o insaccati, ma se mi capita di mangiare due fettine di prosciutto una volta al mese non me ne faccio di certo un problema. Quello che voglio dire è che non mi piacciono gli assolutismi, in nessun campo. Mi piace però l’idea di propendere maggiormente verso gli alimenti di origine vegetale come base della mia alimentazione, aggiungendo piccole quantità di pesce e uova, e piccolissime di carne e latticini, e penso che questo tipo di dieta “mediterranea” sia per me quella giusta.

Dalla mia, ho di certo l’essere nata in puglia, dove le ricette con le verdure hanno un posto di primo piano. E poi, provo anche piacere nel mangiar sano, e questo lo devo ai miei genitori, che mi hanno insegnato l’arte del cucinare bene con ingredienti semplici.
In effetti noi italiani siamo – in genere – abbastanza fortunati per questa nostra “predisposizione naturale” al mangiar bene, come vuole la tradizione, e soprattutto come vuole la biodiversità territoriale dei nostri alimenti.

E’ vero, in passato (negli anni ‘80 e ’90) ci sono stati periodi di forte consumo dei prodotti lavorati e pericolose emulazioni di tendenze alimentari d’oltreoceano. Ma poi, grazie alla nuova ondata salutistica nei consumi, da qualche anno il carrello della spesa degli italiani si fa sempre più verde, come ci confermano le statistiche.

Un’ondata, quella naturale e salutistica, che non riguarda solo il cibo: anche i cosmetici, i detersivi per la casa, i prodotti per bambini, gli indumenti, le automobili, le abitazioni, gli arredi: moltissimi sono i prodotti naturali, bio ed ecologici che ogni anno vengono proposti sul mercato, in risposta a questo nuovo trend di consumo.

Una tendenza la cui motivazione non è solo la salute e il benessere personale, ma anche il benessere del pianeta e il futuro dei nostri figli, argomento di cui ho parlato ampiamente nell’articolo sull’ecologia integrale

Ma cosa vuol dire “vivere naturale”? E come si identifica un “consumatore eco”?
Ho provato a riassumerlo in 18 punti (ma la lista può continuare :-)). Proviamo allora a vedere se anche noi facciamo parte di questa categoria di persone.

Il consumatore ECO

1.   Acquista prodotti naturali, biologici ed ecologici, compatibilmente con le sue possibilità economiche e con la disponibilità dei prodotti.
2.   Non seleziona tanto i prodotti in base alla marca, quanto in base agli ingredienti contenuti, che devono essere naturali, senza conservanti, coloranti e aromi artificiali.
3.   Cerca di mangiare sano: è vegetariano, oppure “tende” al vegetarianesimo (riservando agli alimenti di origine animale uno spazio più piccolo nella sua dieta rispetto a quelli vegetali).
4.   Quando può, coltiva un piccolo orto.
5.   Se non può coltivare un orto, acquista prodotti a km zero, cioè va dal contadino o da piccoli produttori di cui si fida.
6.   Non mangia le fragole a Natale! Ovvero, acquista solo prodotti di stagione
7.   Se deve acquistare prodotti esteri (es. caffè, cioccolata, …) sceglie quelli del commercio equo e solidale, per evitare lo sfruttamento di persone dei Paesi meno sviluppati.
8.   Non vuole inquinare laghi e fiumi, perciò acquista cosmetici e detersivi con formulazioni naturali ed ecologiche, facilmente biodegradabili.
9.   Evita di comprare prodotti confezionati: quando possibile acquista il prodotto sfuso e lo prepara da sé (per non produrre rifiuti e avere un alimento più sano).
10. Fa la raccolta differenziata.
11. Cerca di indossare tessuti naturali, di origine vegetale (es. cotone e lino), oppure ottenuti senza la sofferenza dell’animale (es: sì alla lana, no alle pellicce).
12. In fatto di look, può avere più o meno gusto… ma di certo non è uno che si “sottomette” alle mode: non gli interessa più di tanto possedere l’ultimo modello di cellulare o il capo super-griffato, che poi dovrà buttar via non appena la moda cambia (c’è da dire che oggi anche le celebrities sono sempre più eco, e danno il buon esempio).
13. Usa farmaci il meno possibile (cioè, li usa solo quando davvero necessario).
14. Per la sua salute agisce soprattutto sulla prevenzione, ed eventualmente ricorre a rimedi naturali per piccoli malanni.
15. Fa sport regolarmente, ma senza essere un fanatico.
16. Ama il contatto con la natura e, se vive in città, fa spesso gite fuori porta.
17. Fa esercizi di meditazione o, semplicemente, stacca la spina e prova a rilassarsi, evitando di farsi sopraffare dai problemi. Insomma, cerca di tenere a bada lo stress.
18. Chiude il rubinetto mentre si insapona e spegne le luci quando esce da una stanza, cioè sta attento a non sprecare acqua ed energia nei piccoli gesti quotidiani.

Se vi ritrovate nella maggior parte di queste definizioni (o se ne vorreste addirittura aggiungere altre) è probabile che anche voi siate dei consumatori ECO!
Io spero di sì 🙂

Credetemi, essere un consumatore attento all’ambiente (oltre che al proprio benessere) non è così complicato come sembra. Basta avere un po’ di attenzione e “pensare” ai piccoli gesti che facciamo in automatico.
Ad esempio, il sabato, invece che andare al supermercato, andiamo a fare acquisti nelle piccole botteghe e facciamoci un giro in campagna: troveremo senz’altro agriturismi o cascine che vendono frutta e prodotti tipici, e nel frattempo respireremo aria pulita e tranquillità, invece che stress da supermercato pieno.

E se non possiamo farlo, oggi trovare articoli ecologici nei classici negozi è molto più facile di un tempo. E molti sono i prodotti che virano al naturale.

Un esempio è proprio la nostra Elicina, la famosa linea a base di bava di lumaca, ha deciso di “virare”, ed è diventata Elicina ECO.

Alcuni di voi lo sanno già: la nuova Elicina ECO (da poco uscita in farmacia, erboristeria e parafarmacia) non contiene parabeni, paraffina, siliconi, profumo. La crema Elicina ECO ha una formula tanto semplice quanto preziosa: ben l’80% del prodotto è formato dall’attivo bava di lumaca e il 20% è la crema base con ingredienti ecologici e derivati naturali.
Il prodotto è molto efficace contro rughe, segni dell’acne, cicatrici, smagliature, macchie e arrossamenti, come dimostrano i test clinici.
È presente in due versioni: Elicina Eco crema (per pelli normali, miste e grasse) e Elicina Eco Plus crema (per pelli secche e sensibili).

Con Elicina ECO facciamo una scelta di naturalità e attenzione all’ambiente senza rinunciare alla bellezza e alla salute della pelle. Anzi, avendo a disposizione la massima efficacia contro gli inestetismi. Vi consiglio di provarla, e poi di farmi sapere.

Vi sentite un po’ anche voi eco-consumatori? Nei vostri acquisti c’è posto per i prodotti naturali ed ecologici? Avete provato la nuova Elicina ECO?
Dateci la vostra opinione, qui sotto oppure sulla nostra pagina facebook.

Tantissimi eco-abbracci!

Diana Malcangi, Chimico Cosmetologa

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