Il nuovo programma di RealTime che mette a confronto ossessioni e malformazioni, e che fa discutere sul vero significato della bellezza.
Ciao, bellissime! Posso salutarvi come “obsession-free women”?
Ci tenete a essere belle ma non siete ossessionate dalla liturgia della bellezza, vero?
Eh sì, perché se invece passaste molte ore allo specchio, dall’estetista, dal parrucchiere, o addirittura dal chirurgo estetico…
vorrebbe dire che non vivete la cura del vostro corpo come benessere, bensì come ossessione.
Ma voi non siete così, ne sono certa!
Anche perché, se così fosse, il patologico interessamento alla bellezza rivelerebbe delle problematiche psicologiche – legate all’autostima – che andrebbero attentamente valutate.
Noi di Elicina, da sempre, affermiano che la bellezza è legata, comunque, alla diversità.
Se fossimo tutte uguali, tutte perfettissime, tutte simili a modelle o attrici… sai che noia!!!
E, poi, chi ci distinguerebbe più?
E invece no! Non vogliamo essere esempi deambulanti di quella globalizzazione che, ormai, ci regola la vita. Vogliamo essere diverse, belle con tutte le nostre caratteristiche, lontane da quegli stereotipi di ochette di plastica riciclata che si sottopongono a decine di interventi chirurgici per ritrovarsi stravolte nel corpo e nella mente.
Il “ritocchino” o l’intervento chirurgico estetico va bene se ci aiuta a stare bene con noi stesse e con chi amiamo, ma…. se deve essere semplicemente uno svuota-tasche e riempi-zigomi, allora al diavolo! Il buon senso ci deve accompagnare sempre.
Avete mai visto il programma L’altro volto della bellezza?
Vi invito a guardarlo stasera (lo danno su Real Time), io l’ho trovato scioccante e illuminante allo stesso tempo.
Nel programma vengono messe a confronto due persone che vivono situazioni estreme e opposte tra loro: da un lato chi, pur essendo bella, si preoccupa ossessivamente del proprio aspetto fisico al punto da voler trasformare il proprio corpo in una bambola di silicone; dall’altro chi vive ogni giorno il disagio di una condizione estetica che, spesso, è veramente imbarazzante: persone dal volto malformato da malattie oppure deturpato a causa di incidenti.
Eppure, tra i due, chi sa vivere meglio – guarda caso – è proprio chi subisce la situazione più difficile tra le due.
La deformità fisica, se viene gestita con serenità, non porta affatto alla disperazione o all’emarginazione, anzi! Queste persone riescono a innamorarsi, a sposarsi e mettere al mondo figli, vivono una vita piena di interessi, lavorano e si circondano di amici veri, cioè persone che sanno guardare oltre il loro aspetto.
Invece c’è chi, pur essendo molto gradevole nell’aspetto, non si accetta, e rincorre un’ideale irraggiungibile di perfezione: donne che si circondano di parrucchieri, estetiste, chirurghi plastici, tutti pronti a prestare il loro servizio; ragazze che non escono di casa se prima non passano cinque ore a truccarsi, mettersi le ciglia finte e lo smalto, acconciarsi i capelli alla perfezione, scegliere con cura gli abiti…. Persone che, per questa loro condizione psichica quasi (o totalmente) patologica, sono condannate alla disperazione, alla solitudine, a non sentirsi mai accettate dagli altri, perchè in effetti sono loro le prime a non accettarsi.
La pietà che prova lo spettatore non è quindi per i malformati, ma per queste donne insicure, terrorizzate dal giudizio degli altri, che si nascondono dietro la “maschera” di perfezione per sentirsi all’altezza del mondo in cui vivono, proteggersi dagli altri e forse anche da se stesse.
Un programma estremo, che fa riflettere molto sul significato della bellezza nelle nostre vite.
Certamente la bellezza nella vita aiuta, e molto, ma rincorrerla a tutti i costi può portare a situazioni che, nel migliore dei casi, sono ridicole: labbra a canotto, seni che sfidano la forza di gravità, pelli abbronzatissime fuori stagione, capelli rovinati da tinture o permanenti, sguardi assenti per il troppo botulino, quella camminata innaturale per colpa di tacchi troppo alti…), nel peggiore diventano patologiche ossessioni che portano le persone a non uscire più di casa se non sono perfettamente agghindate, a chiudersi in abissi di insicurezze dove ciò che conta nella vita è solo l’aspetto.
La bellezza invece è già dentro di noi, TUTTI noi, basta solo tirarla fuori: un sorriso, una frase gentile, l’attenzione e l’ascolto attivo, un pizzico di ironia, senza prenderci troppo sul serio… per renderci irresistibili agli occhi degli altri!
Ma ciò che è più importante è essere belli e in gamba agli occhi di noi stessi, che di riflesso (sì, proprio di riflesso, non come obiettivo!) ci rende ancora più desiderabili e attraenti agli occhi degli altri, indipendentemente dal nostro aspetto.
E’ importante coltivarci: vivere pienamente le nostre passioni, studiare ciò che ci piace, dedicarci agli altri, fare sport e divertirci all’aria aperta, rilassarci, viaggiare il più possibile, stare con le persone che amiamo, conoscerne di nuove… insomma, sfruttare le infinite possibilità che la vita ci offre!
Se dedichiamo troppe ore alla cura del nostro corpo, che tempo da vivere ci resta?
Noi di Elicina, da sempre, perseguiamo un concetto di bellezza che abbraccia la salute, la naturalità, la pienezza della vita, il divenire nel tempo.
Non vogliamo solo pubblicizzare la nostra linea di prodotti, vogliamo elevare il concetto del bello al ruolo che gli compete: rendere la vita migliore.
E voi, che rapporto avete con la bellezza?
Cosa ne pensate del programma televisivo L’altro volto della bellezza?
Fatecelo sapere qui o sulla nostra pagina facebook.
Diana Malcangi, Chimico Cosmetologa