Acne rebound: quando i brufoli esplodono a settembre

acne rebound

Perché i brufoli si “scatenano” dopo le vacanze? Oggi si parla di acne rebound, che esplode sulla pelle grassa o acneica quando termina l’esposizione al sole.

Eccoci, appena ritrovati dopo l’estate, con il meraviglioso ricordo di spiagge assolate, acque cristalline, e quel senso di libertà e di dolce-far-niente che tanto ci fa bene e ci permette di recuperare tutte le nostre energie.
L’autunno è appena iniziato, e di certo qualcuno ha l’umor grigio per il rientro a scuola o al lavoro… ma tranquilli, l’estate tornerà, e noi, intanto, godiamoci il meglio del presente: è iniziata un’incantevole stagione, con i suoi straordinari colori, i suoi frutti benefici, e certamente anche il lavoro, ma con il bello di un nuovo inizio, nuovi progetti e il giovamento di ritmi di vita più regolari.

E la nostra pelle, come vive il delicato passaggio dall’estate all’autunno?
L’energico sole estivo, amico sia del nostro buon umore che dell’apparato muscolo-scheletrico, può rendersi complice nel creare qualche inconveniente alla nostra cute, che si evidenzia soprattutto in questa fase di transizione.
Nel caso della pelle grassa o tendente all’ acne, in particolare, il sole può comportarsi da vero e proprio “imbroglione”: vediamo perché.
Chi ha una cute di questo tipo, soggetta a eccesso di sebo, brufoli e comedoni, in genere non vede l’ora che arrivi l’estate per poterne apprezzare un rapido miglioramento: l’esposizione solare asciuga opportunamente i foruncoli infiammati e l’abbronzatura nasconde le imperfezioni, con l’amabile risultato di una pelle uniforme e levigata.
Se non che… inaspettatamente… al termine delle vacanze, quando il sole smette di esercitare la sua azione, si può assistere ad uno scatenarsi improvviso della manifestazione acneica.

Il fenomeno, curioso ma alquanto sgradito, è presto spiegato: l’apparente miglioramento della cute durante il periodo della tintarella può rivelarsi effimero perché nel frattempo le cellule epiteliali, per difendersi dall’intensa azione solare, proliferano. Questa rapida produzione di corneociti genera un ispessimento cutaneo che può ostruire il canale follicolare, quello in cui si riversa il prodotto delle ghiandole sebacee, creando cioè un vero e proprio “tappo” che impedisce la fuoriuscita del sebo, mentre le ghiandole sebacee continuano a produrne.

Appena termina il periodo di esposizione, la pelle cercherà di liberarsi velocemente da tali accumuli, e lo farà attraverso una “esplosione” dei segnali acneici, portando cioè in superficie tutto ciò che era rimasto nascosto sottocute attraverso il foruncolo (pustola o papula, a seconda della presenza o meno di infezioni: ricordate il Propionibacterium Acnes –  nome che, da solo, può provocare una reazione epidermica – di parliamo in questo articolo?)

Questa recrudescenza settembrina dell’acne è nota come “effetto rebound”, ed è probabile che qualcuno di voi sia alle prese con questo tipo di problematica.

Cosa fare?
In caso si tratti di acne conclamata e di lungo corso consiglio di rivolgersi ad un dermatologo, che potrà suggerire la cura migliore.
Nel caso invece si tratti di una normale reazione stagionale di una pelle normalmente sana, esistono ottimi prodotti in grado di aiutarci a combattere il problema.

La linea Elicina ci viene incontro con la sua preziosissima bava di lumaca. I nobili componenti del gel dell’Helix Aspersa Muller risultano efficacissimi nell’aiutare la pelle nel delicato passaggio dall’estate all’autunno.
I mucopolisaccaridi naturali contenuti nella bava, ad esempio, con il loro effetto di riserva d’acqua possono ripristinare l’idratazione che ci è stata “rubata” dal sole e dalla salsedine. Assieme a vitamine A-C-E, e proteine come collagene e elastina, hanno anche un marcato apporto nutriente e rivitalizzante, contribuendo al tono della pelle.

Ma è l’ acido glicolico biodisponibile, anch’esso naturalmente contenuto nella bava, il componente essenziale poiché, oltre che a regolare la secrezione sebacea, provvede a una rimozione graduale degli strati cutanei superficiali grazie alla sua delicata azione esfoliante, consentendo alla pelle di rigenerarsi più velocemente e di liberarsi dalle impurità accumulate.
I particolari peptidi purificanti aiuteranno nel frattempo a tenere lontani batteri e altri microrganismi.
L’azione lenitiva dell’ allantoina completa il lavoro, poiché contribuisce a “smorzare” gli arrossamenti localizzati.

Chi ha utilizzato Elicina crema in estate come doposole sul viso, tutte le sere, probabilmente non avrà osservato l’effetto acne rebound, poiché nel frattempo la crema avrà agito, nel tempo, nutrendo e dissetando la pelle continuamente, e al contempo rimuovendo cellule necrotiche e impurità.
Chi inizia a utilizzare Elicina in autunno, invece, potrà beneficiare del periodo migliore per prendersi cura di una pelle impura: Elicina aiuta a rimuovere le impurità e le occlusioni dei pori, riduce visibilmente le cicatrici e i segni dell’ acne e attenua gli arrossamenti localizzati.
L’effetto generale è dimostrato anche dai test clinici di efficacia, realizzati da un prestigioso centro studi dermatologici su volontari con segni dell’acne.

E per altri tipi di pelle, con problematiche diverse, come macchie, disidratazione, rughe?
Anche in questo caso, l’autunno è il momento consigliato per iniziare a trattare le indesiderate manifestazioni cutanee: avremo a disposizione tutta la stagione fredda per prenderci cura della nostra pelle, e arrivare alla primavera con una cute più liscia, morbida e rigenerata.

Dott.ssa Diana Malcangi,
Chimico Cosmetologa

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