Elicina

Per una pelle perfetta (e una vita migliore), recuperiamo lentezza e pazienza

Per vivere bene è importante ritrovare la lentezza, la pazienza, la costanza.
La fretta è nemica della natura e anche della bellezza. La nostra pelle, per rigenerarsi, ha bisogno dei suoi “tempi”.

Concetti come lentezza e pazienza sono in disuso: in una società dove tutto è veloce e frenetico, la lentezza è considerata un difetto, chi è lento è tagliato fuori dalla produttività. Comunichiamo attraverso messaggini “istantanei”, e-mail, tweet, commenti su facebook. Se il nostro telefonino è troppo lento, ci arrabbiamo. Tutto deve essere fatto in velocità, per risparmiare tempo. E con tutto questo tempo risparmiato… dovremmo avere molto più tempo libero! E invece no: dedichiamo solo pochi minuti al relax, alle chiacchierate con le persone che amiamo, alla lettura, al divertimento o semplicemente alla riflessione. Il tempo, paradossalmente, viene “rubato” proprio da quei dispositivi che dovrebbero farcelo risparmiare, ad esempio i telefonini.

Eppure, l’uomo non è fatto per “correre” di continuo: i picchi di adrenalina dovrebbero essere riservati ad attività fisiche pesanti o ad effettive situazioni di pericolo. Invece l’adrenalina è purtroppo nostra compagna nella quotidianità, siamo spesso stressati e con la mente sovraccarica, e non consentiamo a questo stress di trasformarsi in azione, in sforzo fisico (che invece abbassa e “scarica” i livelli di adrenalina).

Inoltre, i troppi input che arrivano al nostro cervello lo costringono a decisioni repentine, non abbiamo il tempo di ragionare, di far sedimentare, di conseguenza si alza la probabilità di fare scelte sbagliate.

La natura non ci ha creati per correre di continuo, né col corpo né con la mente. Se lo facciamo, l’organismo quasi certamente ne risentirà.

E, allora recuperiamo la lentezza! Non è una perdita di tempo, anzi ci riavvicina di più alla nostra umanità, ci consente di avere un ritmo più giusto e naturale.

Proviamo a riappropriarci di gioie che abbiamo trascurato, assaporiamo e indugiamo nei momenti belli che ci accadono. Ricominciamo a prenderci il tempo per desiderare. Facciamoci inondare e stordire dalle piccole cose casuali della vita… il sorriso di un bimbo, il sapore di un frutto, il saluto gentile tra due anziani che si incontrano, il colore delle foglie che cambia con le stagioni. E, magari, riduciamo l’uso dei social network, magari fissando degli orari in cui metterli in pausa.

Lo scrittore Luis Sepulveda in un bel racconto intitolato: “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza” dà alla lentezza un valore rivoluzionario. Parlare di lentezza, nel mondo contemporaneo volto alla “contrazione” di tutto, è l’apertura progressista che spalanca le porte del ritorno alla natura e alla nostra umanità, snaturata dalla frenesia della vita quotidiana.

Riprendiamoci ciò che è nostro. Anche la pazienza.
Già, la pazienza. Spesso confusa con l’attesa inerte: un errore grossolano perché la pazienza non significa essere passivi. Vuol dire saper gestire situazioni complesse senza smarrire la calma, e avendo l’obiettivo sempre chiaro. Significa perseverare, lavorando con costanza e tenacia, e con una fiducia salda nel fatto che il nostro desiderio si realizzerà.
Io penso che lentezza e pazienza, e l’assecondare i ritmi della (nostra) natura, siano il miglior modo per ottenere tutto ciò che desideriamo!

Il ritmo della natura…
A proposito del ritmo della natura, pensate per un attimo al lavoro organizzato delle api. Un alveare, in un giorno, visita 225.000 fiori con un percorso che è uguale a quattro volte il giro del pianeta! Un “ritmo” che è sempre lo stesso, da migliaia di anni, e che consente alle piante di riprodursi e, di conseguenza, all’uomo e agli animali di cibarsi.

L’alternanza del giorno e della notte, l’avvicendarsi ciclico delle stagioni, il movimento delle onde, la frequenza con cui un elettrone ruota intorno al nucleo sono tutti esempi del ritmo della vita e della natura.
Sapete quanto ci impiega una cellula per dividersi e riprodursi tramite la mitosi? Circa trenta ore!
E che dire della lumaca? Cammina lentissima, e così facendo produce la preziosissima bava di lumaca, il fluido naturale dalle eccezionali proprietà, che conosciamo bene ?

… è anche il ritmo della bellezza.
Anche la nostra pelle ha “ritmi” che vanno rispettati.
Per esempio, se ci esponiamo alle lampade o ai raggi solari in maniera esagerata per “accelerare i tempi” dell’abbronzatura, la pelle ne risente. È costretta a subire un’aggressione a cui non è pronta, e a cui risponde spellando e invecchiando (esattamente il contrario di ciò che desideriamo, cioè avere un bel colorito per apparire più sani e giovani).
Ciò che voglio dire è che, se non diamo all’epidermide il tempo di mettere in atto i meccanismi naturali di cui dispone, non otterremo nulla, anzi peggioreremo le cose.

Un altro esempio? Le rughe, cruccio molto diffuso.
Ci sono in commercio cosmetici che promettono la “scomparsa in una settimana” delle rughe e, alcune volte, anche in meno giorni… Come può essere possibile?
Affinché una ruga si appiani, è indispensabile che ci sia una rigenerazione profonda della cute. Ma perché ciò accada occorre un tempo che supera i due giorni promessi dal marketing!!!
L’organismo deve mettere in atto una serie di meccanismi rigenerativi che hanno una tempistica fisiologica dalla quale non si può prescindere.

E allora, chi promette miracoli, o promette ciò che sa già di non poter mantenere… Oppure, nel migliore dei casi, propone trattamenti a effetto immediato ma non duraturo.

Per esempio, i cosmetici botox-like. Questi danno un effetto visibile di scomparsa della ruga… di brevissima durata. E sì, perché stimolano una specie di “immobilità”, una riduzione dell’attività muscolare mimica. Attività che però dopo un po’ di tempo si ripristina, proprio con la… ricomparsa della ruga!

Solo il tempo, la costanza (nell’applicazione) e la pazienza (di attendere i risultati) sono gli strumenti giusti per dare a un prodotto il tempo di agire.

Certamente il prodotto deve essere valido. L’uso della crema Elicina ECO, per esempio, prevede un apprezzamento della sua efficacia dopo due mesi almeno. Questo perché gli attivi naturali contenuti nella bava di lumaca devono poter raggiungere, in concentrazioni adeguate, le sedi delle loro azioni: è necessario dare alla pelle il tempo di rigenerarsi.

Come sapete, la cute è formata da più strati e le sostanze che devono raggiungere gli strati profondi hanno bisogno di più tempo rispetto a quelle che si fermano allo strato superficiale. Gli attivi, arrivati in profondità, devono accumularsi, raggiungere una certa concentrazione in quella determinata sede, e in tal modo la pelle può “rispondere”.

Non può essere, quindi, un’azione immediata.
Ciò vale per tutte le creme che funzionano, come Elicina ECO.

La bava di lumaca di Elicina ECO è stata sottoposta a test clinici presso importanti Università e Istituti di ricerca dermatologica che ne hanno certificato l’efficacia.

Noi di Elicina Eco non promettiamo miracoli, e soprattutto… non andiamo di fretta!
Noi diciamo la verità, i nostri prodotti mantengono le promesse: basta avere pazienza.
E la lumaca, in questo, è maestra di vita.

Diana Malcangi, chimico-cosmetologa

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