Quei segni che non vanno più via: le cicatrici

eliminare cicatrici

Ciao amici, oggi affrontiamo un problema che riguarda tanti di noi: le cicatrici.
Che siano i segni lasciati dall’acne o da altre patologie, oppure conseguenza di ferite accidentali, o esiti di un intervento chirurgico, vederle ogni giorno e doverci convivere può essere difficile, specialmente se si trovano sul viso o in punti visibili del corpo. Anche perché possono ricordarci brutti momenti della nostra vita… ecco perché quasi tutti vorremmo sbarazzarcene!
Diciamo subito una cosa: non sono inestetismi facili da trattare… ma le soluzioni esistono, sia quelle mediche, sia quelle cosmetiche.
Cerchiamo allora di capire cosa sono le cicatrici, di che tipo sono e soprattutto come eliminarle con un semplice rimedio cosmetico.

Cos’è una cicatrice e perché si forma?
La cicatrice è la conseguenza di una lesione patologica o di un trauma che non si è fermato agli strati superficiali della pelle ma ha raggiunto la sua parte profonda: il derma. Il corpo ovviamente deve reagire a questa “emergenza” e lo fa tramite l’intervento di cellule specifiche e delle fibre collagene che riparano velocemente la ferita per impedire a eventuali agenti patogeni di approfittare della “porta aperta” lasciata dalla lesione e provocare infezioni.
Una ricostruzione così repentina della pelle avviene in modo diverso rispetto alla normale rigenerazione cutanea ed è per questo che la parte riparata avrà un aspetto diverso rispetto alla cute circostante, ad esempio un ispessimento o un avvallamento, che è appunto la cicatrice.

Quanti tipi di cicatrici esistono?
La classificazione classica ne prevede quattro:

1)  da acne o atrofiche
Se si è avuta una situazione acneica piuttosto grave possono residuare sul volto delle piccole zone incavate (buchini) nelle quali il tessuto di “riparazione” non è riuscito a livellare completamente l’area danneggiata. In altre parole, le fibre collagene non ce l’hanno fatta a riempire l’area della lesione. Può residuare uno stato simile anche in caso di varicella.

2)  cheloidi
Quando le fibre collagene lavorano “troppo” per la guarigione della ferita, la cicatrice che si forma può essere esuberante e superare, addirittura, l’area della lesione espandendosi  in altezza e in estensione.

3)  cicatrici retraenti
Rientra in questo gruppo la cicatrice da ustione, quella che “tira” perché la pelle subisce una specie di limitazione da parte del tessuto neoformato che può anche rendere difficoltosi i movimenti. Possono andare molto in profondità e, nei casi più severi, interessare anche i muscoli e i nervi.

4)  cicatrici ipertrofiche
Possono essere molto evidenti, dure e tendenti al rossiccio ma non sono esuberanti come i cheloidi perché non si espandono e tendono a restare nell’area della ferita. Possono rientrare in questa categoria alcune cicatrici da interventi chirurgici.

 

Come eliminare le cicatrici
Che fare per contrastare questi segni non proprio belli e che in certi casi possono creare problemi di autostima?
Spesso mi è capitato di ascoltare le confidenze di ragazze che si sentono a disagio, con l’altro sesso, proprio per la presenza di qualche cicatrice acneica sul viso.
Ma la stessa situazione di imbarazzo è vissuta da chi ha questi indesiderati segni lasciati dalla varicella, interventi chirurgici, ustioni o ferite profonde

Le soluzioni sono numerose e vanno dalle microiniezioni di acido ialuronico agli interventi con il laser nel caso di ispessimenti fibrotici, passando attraverso una serie di altri interventi che possono fornire un aiuto, più o meno valido.

Se devo essere sincera (e devo esserlo!), suggerirei di non ricorrere subito a misure così estreme e di provare prima un prodotto validissimo, la cui efficacia è stata dimostrata da svariati test clinici proprio sulle cicatrici: Elicina Eco.

Le prove a cui è stata sottoposta la famosa crema a base di bava di lumaca hanno verificato che le cicatrici possono essere ridotte dall’uso assiduo e costante di Elicina Eco.
I risultati non sono apprezzabili subito ma necessitano di minimo due mesi di applicazione, per due volte al giorno, andando avanti fino a 6 mesi. Gli effetti sono evidenti e rapidi nel trattamento di cicatrici abbastanza “fresche”, mentre per quelle datate ci vuole più tempo.
Potete consultare gli studi fatti sui diversi tipi di cicatrice: segni dell’acne, cicatrici post-intervento chirurgico, bruciature, ustioni e smagliature (anch’esse sono cicatrici) sul nostro sito.

Come agisce Elicina Eco?
I costituenti della bava di lumaca, agendo sinergicamente, vanno a “lavorare” laddove c’è bisogno: in profondità. Il collagene contenuto nel fluido di lumaca, oltre a intervenire in prima persona (in quanto componente dell’impalcatura epidermica), supporta le vitamine e gli acidi organici nello stimolare le cellule a produrre collagene nativo. I mucopolisaccaridi, i peptidi e l’allantoina concorrono alla riparazione e normalizzazione epidermica.

Il risultato (provare per credere!) è una diminuzione evidente dei segni dell’acne e di tutti gli altri tipi di cicatrici. Più recente è la cicatrice, migliore sarà il risultato, ma non per questo dovete rinunciare a trattare quelle più “vecchie”: ci saranno molti progressi anche con loro, vedrete.

Provate e fatemi sapere come va. I vostri commenti sulla pagina facebook sono molto apprezzati. Sempre! :-*

Diana Malcangi, chimico cosmetologa

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